Pomeriggio del 28 maggio incentrato sull’autopsia del corpo del marito dell’europarlamentare Francesca Donato, che insieme alla figlia ha scoperto il cadavere del marito. All’Istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo, non è stato riscontrato alcun segno di violenza sul corpo dell’imprenditore Angelo Onorato, morto con una fascetta stretta al collo, nella sua auto.
Gli inquirenti continuano ad indagare ed il medico legale Tommaso D’Anna ha rilevato solo la ferita provocata dalla fascetta. Ulteriori tasselli devono essere messi al loro posto, ragion per cui ci si soffermerà adesso sugli esami tossicologici per capire se l’uomo sia stato sedato. Occorreranno 90 giorni per avere i risultati.
La lettera lasciata due giorni prima di morire al legale amico di Onorato, ha aperto uno spiraglio giallo importante.
Il fascicolo della Procura parla di omicidio, mentre gli inquirenti continuano ad ascoltare persone vicine alla vittima.
Bocche cucite intanto, sull’impronta della mano ritrovata sul tettuccio del Suv in cui è morto l’imprenditore. Gli esperti stanno cercando di verificare a che data risalga, per capire anche se appartenga ad Onorato oppure no.
I poliziotti hanno trovato anche la fascetta per terra, accanto allo sportello posteriore del Range Rover, leggermente aperto al momento del loro arrivo. Onorato aveva le scarpe quasi tolte e gli occhiali posizionati sul bavero della camicia.
Altro dato significativo: la chiusura della fascetta attorno al collo dell’imprenditore è laterale, indizio che l’uomo potrebbe essere stato ucciso, come sostengono i suoi familiari che intanto hanno incaricato l’avvocato Vincenzo Lo Re per supportare la tesi nel prosieguo delle indagini.


