Continua la battaglia della Lega contro l’uso della cannabis. L’intervento inserito nel Ddl sicurezza firmato dal deputato Iezzi, intende vietare la riproduzione dell’immagine della pianta di canapa su cartelli manifesti e magliette. Chi trasgredirà la nuova disposizione potrà essere sottoposto ad una pena dai sei mesi ai due anni di reclusione, ed al pagamento di una multa di 20.000 €.
L’idea repressiva si inserisce all’interno della stretta che il governo Meloni ha posto sulla cannabis light vietando la vendita per usi non industriali. In particolare, il riferimento va alla cannabis con contenuto di Thc inferiore allo 0,2%, priva di effetti psicotropi e consumata come medicinale miorilassante.
L’emendamento dunque punisce sia il commercio che la cessione delle infiorescenze ed inserisce le nuove disposizioni nel testo unico sulle sostanze stupefacenti. La cannabis light viene così equiparata a quella non depotenziata. Questa proposta si pone in netto contrasto con la legge ancora vigente, che consente la commercializzazione di cannabis purché non abbia un effetto drogante, con contenuto di Thc inferiore allo 0,6%
Già il 26 ottobre del 2023 riguardo la cannabis light il Tar aveva confermato la sospensione del decreto firmato dal governo Meloni sulla cannabis light, sottolineando la possibilità di vendita della cannabis in ambito sanitario.
A giugno 2023 invece, il governo aveva previsto di istituire “un regime di tassazione delle parti della canapa coltivata usate in prodotti da fumo o da inalazione”. Con una tassazione assimilata allo stesso regime fiscale delle sigarette, sperava di limitarne la commercializzazione tra i giovani, favorendo la vendita solo attraverso depositi fiscali autorizzati e con particolari misure di vigilanza. Il commercio restava consentito alle rivendite di generi di monopolio o a punti di vendita specializzati con patentino.
Ad un anno di distanza però, il governo Meloni persegue la sua battaglia contro l’uso della cannabis, anche a scopo terapeutico, intendendo bannarla definitivamente attraverso perfino l’uso di immagini che la ritraggono.
L’emendamento depositato oggi prevede il divieto di vendita a distanza, nei distributori automatici e di pubblicità. Alla cannabis light vengono estesi poi tutti i divieti di fumo attualmente in vigore nelle sigarette: nei locali chiusi, nei ristoranti e nelle aree all’aperto vicino a scuole e ospedali. Infine, l’emendamento del governo prevede che su tutti i prodotti contenenti cannabis siano presenti le etichette di avvertenza sui rischi alla salute connessi al fumo.