La giornata del 2 giugno in calendario ci ricorda la Festa della Repubblica italiana. Un referendum a suffragio universale indetto nel 1946 sceglie la nuova forma istituzionale da dare al nostro paese. La data è significativa anche perché l’elezione vede per la prima volta il coinvolgimento delle donne nell’elettorato attivo.
Protagonista indiscussa della giornata è la bandiera tricolore, diventata stendardo universale nel 1796, quando l’Italia viene attraversata dalle vittoriose armate napoleoniche. Le repubbliche di ispirazione giacobina che hanno sconfitto gli antichi Stati assoluti scelgono tre fasce di uguali dimensioni ispirate al modello francese del 1790.
L’idea viene dai vessilli reggimentali della Legione lombarda che presentano i colori bianco rosso e verde radicati nel patrimonio regionale. Il bianco e il rosso compaiono nell’antico stemma comunale di Milano, mentre il verde dal 1782 è presente nell’uniformi della guardia civica milanese. Per questo la Legione italiana sceglie di adottare tali colori, esprimendo la speranza di raccogliersi tutti intorno ad un’unica bandiera che ispirerà lo stesso Goffredo Mameli nel 1847. Nel 1925 i tre colori diventano simbolo nazionale ed in virtù dell’Assemblea Costituente del 24 marzo 1947, dopo la nascita della Repubblica, la bandiera viene inserita nell’articolo 12 della nostra Carta Costituzionale.
La Capitale celebra oggi la famigerata Repubblica a partire dalle 9:15, con l’alzabandiera solenne presso l’altare della patria, dove il presidente della Repubblica Mattarella omaggia il milite ignoto.
Lungo via dei Fori imperiali la tradizione impone che sfili la parata comprendente tutte le componenti dello stato civile, militare, armato e non armato. Claudio Baglioni intonerà l’inno nazionale, in una trasmissione visibile in diretta tv su Rai 1 e su tutti i canali social della Difesa.
Il tricolore la fa da padrone anche su tutti i palazzi istituzionali, a partire da Palazzo Chigi che fino alle 23:59 di questa domenica, è simbolo rappresentativo dell’Italia.
Occhi al cielo per guardare le frecce tricolori nei cieli della Capitale. In mattinata, grazie al lavoro della pattuglia acrobatica nazionale, 10 aerei, di cui nove in formazione ed uno solista, costituiranno la pattuglia di volo.
Il pomeriggio della festività continuerà con l’apertura al pubblico dei Giardini del Quirinale, protratta fino alle 18:30, riservata per l’occasione alle fasce deboli della popolazione.