Una discussione tra cliente e commessa alla Rinascente Duomo di Milano, che ha dell’incredibile.
L’episodio balzato agli onori della cronaca, risale al 24 luglio 2021, quando una commessa si ‘è vendicata’ annullando la tessera fedeltà della cliente, attivandone una nuova con l’intestazione riservata a Donzella Svampita.
Ne è derivata una multa di 300mila euro per la Rinascente. Il tutto, scaturito da un’ istruttoria del Garante della privacy.
La cliente che si è vista arrivare la nuova fidelity card, ha telefonato alla Rinascente, trovando conferma della nuova identificazione della card. Da qui la sua segnalazione all’Authority.
La vicenda Donzella Svampita si è chiusa con una archiviazione: il gesto della dipendente è stato bollato come “atto di leggerezza”, anche se quest’ultima ha ricevuto una sanzione disciplinare per inosservanza del protocollo.
Di conseguenza, per disallineamento informatico, anche gli ordini di 70 clienti sono finiti nelle mail di altri cinque.
Sotto esame del Nucleo speciale privacy e frodi tecnologiche circa 2,8 milioni di carte fedeltà. Da qui la sanzione da trecentomila euro, dimezzata se Rinascente pagherà entro 30 giorni, risolvendo la controversia.


