Obbedire al cuore o alla ragione di Stato? La Premier Giorgia Meloni compie un atto responsabile e sui social lascia il compagno Andrea Giambruno.
Dieci anni di relazione ed una figlia, la piccola Ginevra, per la donna diventata compagna e mamma prima che guida dello Stato. Una serie di scivoloni del compagno in diretta televisiva e le relative difese di Meloni in pubblico, che sicuramente le sono costate faccia e credibilità.
Poi l’ennesima operazione del programma di Antonio Ricci, Striscia La Notizia, che divulga i fuori onda del giornalista televisivo in atteggiamento guascone, mentre fa allusioni a scopo sessuale e si avvicina alle colleghe in studio “corteggiandole” velatamente. Qualcuno gli fa anche notare che Striscia potrebbe prenderlo nel mirino, ma Giambruno continua a scherzare come se nulla fosse.
Si attendeva dunque una reazione questa volta più dura da parte della premier. Dopo le espressioni sul “lupo” per il caso dello stupro di Palermo e quelle sulla “transumanza” degli immigrati, Giambruno l’ha fatta grossa, ignorando la doppia responsabilità comunicativa di personaggio pubblico in quanto giornalista televisivo ed insieme compagno della premier.
Meloni sui social divulga il suo addio alla coppia creata con Giambruno. Lo fa con un post Facebook alle 8.32 di questa mattina, in cui si legge: “La mia relazione con Andrea Giambruno, durata quasi dieci anni, finisce qui. Le nostre strade si sono divise da tempo. Lo ringrazio per gli anni splendidi che abbiamo trascorso insieme, per le difficoltà che abbiamo attraversato, e per avermi regalato la cosa più importante della mia vita, che è nostra figlia Ginevra”, scrive il presidente del Consiglio allegando una foto in cui appare sorridente insieme all’ex compagno e alla figlia.
La leggerezza di Giambruno non gli è stata fida compagna. Ha mostrato con le sue battutine da “maschio” di essere lusingato dalla bellezza di altre donne, compromettendo anche l’immagine della sua compagna di vita e mettendo in discussione una eventuale fedeltà alla stessa, ma soprattutto con le allusioni a sfondo sessuale scambiate con i colleghi nei fuori onda, ha mostrato atteggiamenti poco piacevoli a carico delle donne, che qualcuno potrebbe velatamente definire molestia.
La Premier che si è sempre detta, moglie, mamma e italiana che intende fondare sui valori il suo politico operare, non poteva passare con leggerezza su una bomba ad orologeria pronta a diventare scandalo che le si sarebbe ritorto contro (perchè lo sarebbe sicuramente diventato), nè tantomeno può far passare il messaggio di avvalorare l’atteggiamento del maschio alfa latin lover, che con la scusa dello scherzo si permette di superare certi limiti con le donne. Quanta credibilità avrebbe avuto nel legiferare a favore dei diritti delle donne e non solo come garante della legge italiana?
La pagina sentimentale di Giorgia Meloni si chiude responsabilmente questa mattina, dando un messaggio netto ai suoi elettori e agli italiani tutti: chi predica bene deve anche razzolare bene per essere credibile.
