Gli studi degli epidemiologi e dei genetisti che seguono il SARS-CoV-2 sono tesi a scoprire e analizzare i dati dei genomi depositati a livello globale per individuare la prossima variante che potrebbe fare impensierire. In questi giorni, però, gli occhi degli studiosi sono puntati su un sottolignaggi che non deriva da BA.5, bensì da BA.2 ed è stato classificato come BA.2.75.
È questa una variante con potenzialità per preoccupare e quindi da monitorare da vicino. L’analisi della variante in questione è stata fatta nel dettaglio da Tom Peacock, virologo del Department of Infectious Disease all’Imperial College di Londra: BA.2.75 possiede 45 mutazioni in comune con BA.5 e 15 peculiari. La previsione per BA.2.75 è quindi ancora una maggior facilità a superare la barriera di anticorpi creata dai vaccini o da una recente infezione da Covid.