Oltre 5 mila le vittime che ha causato il tremendo sisma in Turchia e Siria. Secondo Catherine Smallwood, responsabile delle emergenze per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità i morti potrebbero arrivare finanche a 20 mila.
Recep Tayyip Erdogan, presidente turco, ha dichiarato 7 giorni di lutto nazionale, scuole chiuse fino al prossimo 13 febbraio. Lo stesso Erdogan, ha ricordato che questo è stato il terremoto più devastante e disastroso dal 1938.
La Turchia infatti, è attraversato da due faglie, la anatolica e la africana, a nord e a sud, generate dalla spaccatura della placca arabica che coincide con il sud est del Paese. A fare il conto con il maggior numero di vittime sono le città di Hatay, Gaziantep, Kilis, Urfa, Adiyaman, Osmaniye, Malatya, Kahramanmaras, Adana, Diyarbakir, al di là dei danni materiali.
Sempre il presidente Erdogan, ha specificato di aver ricevuto richieste di aiuto da 45 paesi al di fuori della Nato e dell’Ue.