Equo compenso, via libera definitivo dalla Camera

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L’equo compenso è legge. La Camera dei Deputati ieri ha dato il via libera definitivo alla proposta di norma che intende “riconoscere e tutelare la qualità e la quantità del lavoro svolto dai liberi professionisti nei confronti dei cosiddetti contraenti forti”.

Lo sottolinea la premier Giorgia Meloni sui social, soddisfatta per il testo approvato con 213 voti favorevoli, 59 astenuti (Pd) e nessun contrario. Le imprese bancarie e assicurative, le aziende con più di 50 dipendenti o con fatturato di oltre 10 milioni, dovranno versare al professionista con incarichi, un compenso equo, “proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro” e “conforme ai parametri ministeriali” per la determinazione delle remunerazioni.

Il centrodestra si è fortemente battuto per la proposta legge e festeggia il risultato come un traguardo civile: “Una legge attesa da anni che ho voluto riproporre a inizio legislatura e di cui sono orgogliosamente prima firmataria insieme al collega Morrone – ribadisce Meloni -. Ringrazio tutti i deputati e i senatori per questo importante traguardo raggiunto volto a restituire dignità e giustizia a tanti professionisti a cui per troppo tempo sono state imposte condizioni economicamente inique”.

Si tutelano così le prestazioni lavorative. Si attendeva da tempo questo stato di diritto attribuito a tutti i professionisti, indistintamente. Lo evidenzia in una nota anche il deputato di Forza Italia Paolo Emilio Russo:
Ci sono mestieri, come quello del giornalista, mortificati negli ultimi dalla concorrenza selvaggia, al ribasso, che ha penalizzato non soltanto gli operatori e ingessato il mercato, ma, ha diminuito la qualità dell’informazione. Per questa ragione è estremamente positivo che la proposta di legge sull’equo compenso per i professionisti appena approvata dalla Camera dei deputati riconosca anche i giornalisti tra i lavoratori che forniscono prestazioni d’opera intellettuale che hanno diritto ad una remunerazione equa, adeguata ‘alla qualità e alla quantità del lavoro svolto“.

Anche Confcommercio si esprime sul tema: “La normativa introdotta in tema di equo compenso per le prestazioni professionali costituisce sicuramente un primo passo la cui efficacia dovrà valutarsi in fase di attuazione ed è positivo che le professioni non organizzate vi siano comprese, ma la determinazione dei parametri del compenso equo deve essere preceduta da un’ampia interlocuzione e confronto con le relative rappresentanze”.
   

Pina Stendardo
Pina Stendardo
Giornalista attenta ai fermenti quotidiani, raccontati con umanità. Convinta che scrivere sia un atto d’amore e responsabilità, ama divulgare il bello dell’Arte e del sociale, proponendo una narrazione alternativa sullo spaccato culturale.

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