Sergio Mattarella in visita a Varsavia chiede all’Unione europea di affrontare in maniera coordinata l’emergenza immigrazione. L’Italia è infatti alle prese con ondate di ingressi illegali che preoccupano il governo. Analoga situazione tocca alla Polonia, costretta ad ospitare ciclicamente migranti provenienti dalla Bielorussia. Rivolgendosi ai 27, Mattarella menziona il Trattato di Dublino che regola la “prima accoglienza”, definita dalla sua persona, “un insieme di procedimenti legislativi preistorici”, in quanto antecedente al reale fenomeno dell’immigrazione.
Il capo dello Stato chiede una riforma del Trattato, ricevendo a Varsavia concordanza di vedute sul tema. “Quanto sta accadendo sul fronte dei flussi migratori, con la grande affluenza che si registra non solo in Italia, richiede che il problema venga affrontato insieme, come problema dell’Unione europea perchè la Ue può farlo con un’azione coordinata. Serve una nuova politica di asilo superando vecchie regole che sono ormai preistoria“, ha ribaditp Mattarella a colloquio con il presidente polacco Duda.
Lo stesso Duda ha avvalorato tale argomentazione con le sue dichiarazioni: “L’Italia fa un grandissimo sforzo sulle migrazioni e anche noi abbiamo questo problema. Noi aspettiamo un sostegno maggiore, una maggiore comprensione da parte della Commissione europea e delle iniziative più decise dalla Ue”.
Il discorso di Mattarella richiama a sua volta, l’intervento del centrodestra, impegnato a varare in Parlamento dure misure per l’abolizione dello strumento della “protezione speciale”. “Mi auguro che fra Bruxelles, Berlino e Parigi si passi dalle parole ai fatti”, ha replicato Matteo Salvini commentando le parole del presidente.