Ricerca disperata di 5 persone avventuratesi sul sommergibile Titan, disperso durante un’immersione verso il relitto del Titanic nell’Atlantico settentrionale.
Guardie Costiere degli Stati Uniti al lavoro nell’area remota. La ricerca copre 1.450 chilometri a est di Cape Cod, nel Massachusetts, a una profondità di quasi 4000 metri, mentre la Guardia Costiera canadese partecipa alle operazioni con aerei e una nave inviata nella zona.
Il batiscafo turistico di 6,5 metri, gestito da OceanGate Expeditions che si occupa di portare persone in visita al relitto del Titanic, domenica scorsa ha perso il contatto con la superficie meno di due ore dopo l’immersione. La discesa e la risalita, richiedono in totale otto ore.
“Il tempo è un fattore critico. I contatti sono stati persi domenica sera. L’autonomia di ossigeno disponibile è di 96 ore, ieri poco dopo l’inizio delle ricerche ne erano passate circa 32”, ha dichiarato il contrammiraglio della Guardia Costiera statunitense John Mauger, che coordina l’operazione.
La spedizione costata ai turisti 250mila dollari per l’impresa, punta a svelare ai curiosi, lo stato attuale del Titanic, scoperto nel 1985 a 3.800 metri di profondità e a circa 640 chilometri di distanza dall’isola canadese di Terranova.
Considerato inaffondabile, il Titanic affondò nella notte del suo viaggio inaugurale, tra il 14 e il 15 aprile del 1912, dopo essersi scontrato con un iceberg.
Il sito web della compagnia ora in allerta, pubblicizza viaggi di sette giorni per vedere il relitto adagiato sul fondo oceanico ed ha come clienti gente che ha addirittura ipotecato la sua casa per soddisfare la curiosità di vedere quel che resta del Titanic.


