Crispano(NA). Una parte del Pd, quella che rappresenta la vecchia guardia guidata da Carlo Esposito e Pietro Angelino, i Verdi di Frezza e Campania Libera di Sossio Vitale ufficializzano l’alleanza anti Michele Emiliano e il candidato a sindaco sarà Sossio Vitale, unico soggetto politico più presentabile tra quelli della coalizione. Il Pd non può certo presentare Carlo Esposito, ex sindaco sciolto due volte per camorra, e sconfitto alle elezioni in passato da Antonio Barra, dimostrando che ormai il paese lo avesse superato. E poi Esposito se pure avesse ancora velleità non è gradito a Campania libera così come storia racconta. Quella coalizione è in piedi solo se il candidato a sindaco è Sossio Vitale che per Esposito rappresenta l’unica possibilità per tentare di fare un dispetto ad Emiliano. La storia si ripete, Esposito rompe con tutti quelli che nel centrosinistra possono aspirare ad una scalata politica autonoma. Ha rotto con Antonio barra, suo ex delfino, e gli ha fatto una guerra spietata, utilizzando ogni strumento anche non convenzionale. Lo fece ancora prima con Raffaele Galante; anche in questo caso Esposito lo sostenne alle elezioni e poi iniziò a scalciare da segretario del partito perché non sopportava che qualcuno potesse fare meglio di lui. E oggi la storia si ripete con Michele Emiliano. Lo ha sostenuto quattro anni fa alle elezioni e adesso vuole utilizzare Sossio Vitale per tentare di impedire la riconferma dell’ex sindaco. Ragionamenti che nulla hanno a che vedere con il bene comune, con l’efficiente amministrazione di un nuovo corso che in questi 4 anni ha ripristinato la legalità nei settori, aperto cantieri, riqualificato parte della città, rilanciato la zona industriale, restituito decoro al paese e alle istituzioni. Il passato è noto e tracciare una differenza col presente diventa troppo semplice per il sindaco in carica. Tutto questo passa in secondo piano perché parte della vecchia guardia del Pd non accetta che questo paese sia rinato e lo abbia fatto senza di loro. Al punto da sostenere Sossio Vitale che da sempre rappresenta uno dei nemici giurati di Carlo Esposito ed è stato determinante per il suo pensionamento politico. Il discorso è sempre legato a rancori personali. Emiliano non si è piegato? E diventa il nemico numero uno da abbattere in qualsiasi modo.
La politica locale sarà capace di arginare questi metodi vetusti? Si parla tanto di campo largo. Parte del Pd, Campania libera e i Verdi non sono affatto il campo largo. E’ la resistenza della vecchia guardia. Il campo largo, quello vero, può realizzarlo il sindaco Emiliano puntando sul buon governo certificato a Crispano. E’ una battaglia di valori, è una battaglia non a difesa di Emiliano ma della buona amministrazione, è una battaglia a difesa di Crispano. E proprio in nome di questo sfortunato paese che finalmente ha trovato un po’ di luce, tutti i soggetti politici, la parte sana, avrebbero il dovere di superare le ideologie e realizzare seriamente il campo largo, in nome di Crispano e da un’emergenza che si profila alle porte. Una coalizione ampia guidata da Emiliano darebbe continuità amministrativa ad una città che esce da tre scioglimenti per camorra, darebbe forza ad un’azione di rinascita che il sindaco ha sempre riconosciuto a tutti, inglobando anche la minoranza responsabile di Enzo Cennamo, di D’Errico e di Marina Alfieri. Adesso di fronte c’è un bivio: mettere a rischio il lavoro svolto e riportare Crispano nelle sabbie mobili oppure costruire un campo largo, quello vero, ampliando e arricchendo il progetto che vede oggi Emiliano la sintesi migliore ma che si proietta anche al lungo periodo per continuare sul solco della legalità e dell’efficienza amministrativa dopo il decennio. D’Errico e Cennamo, insieme a tutti gli altri componenti del gruppo che rappresentano, hanno sempre dimostrato qualità e amore per questo paese. In questo momento il paese ha bisogno anche di loro. E di fronte ad una chiamata di responsabilità, non possono tirarsi indietro.


