L’ accordo sul grano, siglato lo scorso 22 luglio dopo una lunga mediazione di Nazione Unite e Turchia che aveva fino ad oggi permesso all’Ucraina di esportare il grano dai suoi porti sul Mar Nero è cessato. Ieri, da Odessa, è partita l’ultima nave a cui era concesso un passaggio sicuro.
A comunicare lo stop dell’accordo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov che sottolinea come, la parte dell’accordo riguardante Mosca, non sia stata rispettata e che l’accordo tornerà valido non appena questa parte sarà soddisfatta.
Nessuna correlazione dunque, stando alle parole del portavoce del Cremlino, tra l’attacco perpetrato dall’Ucraina al ponte di Kerch che collega la Crimea alla Russia.
L’accordo era stato prorogato più volte nel corso dell’anno e portato avanti nonostante la guerra. L’Ucraina, infatti, è uno dei principali esportatori al mondi di grano e il blocco temporaneo, avvenuto nei primi mesi del conflitto russo-ucraino, aveva fatto marcire enormi quantità di grano e cereali provocando, non solo un aumento vertiginoso dei prezzi, ma una vera e propria crisi alimentare soprattutto nel Medio Oriente e Africa.


