Ad un anno e più dalla morte di Mahsa Amini il Parlamento europeo le conferisce il Premio Sakharov 2023 per la libertà di pensiero. Insieme a Masha viene insignito anche il Movimento delle donne iraniane per la libertà.
La giovane iraniana uccisa il 16 settembre 2022 a tre giorni dall’arresto avvenuto a Theran per accusa di aver violato la legge iraniana sul velo islamico, aveva scatenato la protesta delle donne iraniane e del gentil sesso di tutto il mondo.
Masha è morta per abusi fisici subiti in carcere ed è diventata simbolo della ribellione femminile al patriarcato musulmano. Da qui il grido di protesta contro le dure leggi sull’Hijab, “Donna, Vita, Libertà“.
Proprio a gennaio 2023 gli eurodeputati avevano chiesto ulteriori sanzioni contro il regime iraniano, appoggiando la lotta ai diritti delle donne iraniane. L’intenzione era quella di far inserire dall’Unione europea il Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche nella sua lista dei terroristi.
Dopo la commemorazione dell’omicidio di Amini, avvenuta in Parlamento europeo proprio il 16 settembre, arriva questo premio commentato con la rivendicazione di sostegno a favore di chi in Iran lotta per l’uguaglianza, la dignità e la libertà.
“Siamo al fianco di chi, anche dal carcere, continua a tenere vivo il movimento ‘Donne, Vita e Libertà’. Scegliendoli come vincitori del Premio Sacharov per la libertà di pensiero 2023, quest’Assemblea ricorda la loro lotta e continua a onorare tutti coloro che hanno pagato il prezzo piu’ alto per la libertà”, ha dichiarato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola.
ll Premio Sacharov assegnato a Strasburgo, è stato conferito per la prima volta nel 1988 a Nelson Mandela e ad Anatolij Marčenko. Rappresenta il massimo riconoscimento che l’Unione europea conferisce agli sforzi per la lotta per i diritti umani.
