La vita degli studenti fuori sede diventa sempre più difficile non solo al nord dove gli studenti combattano contro il caro-affitti ma anche al sud e, particolarmente, in Sicilia.
A dimostrarlo è un’indagine dal titolo “Senza casa senza futuro” realizzata su scala nazionale da Udu, Sunia e Cgil e presentata a Palermo con un focus specifico sulla Sicilia dove tra caro-affitti e carenza di alloggi (molti dei quali fatiscenti e senza nemmeno impianti a norma) il diritto allo studio è messo a dura prova.
Gli studenti fuori sede tra Catania, Messina e Palermo sono 33.930 in confronto ai 1.868 alloggi pubblici a disposizione e se ci si rivolge ai privati i prezzi schizzano alle stelle senza nemmeno la presenza di un regolare contratto di locazione. Il 15% degli affitti a Palermo e Catania sono in nero mentre a Messina la percentuale scende al 10% e trovare un proprietario disposto a fittare non è nemmeno tanto semplice a causa della diffidenza nei confronti degli studenti.
Il quadro peggiora se si considera che a Messina esiste una “casa per gli studenti” con la capienza di 220 posti chiusa però da 17 anni così come tante altre strutture abbandonate che potrebbero essere riqualificate e destinate ad uso abitativo per gli studenti.
Il governo, però, si è impegnato garantendo, entro il 2026, la realizzazione di 60 mila posti letto con i fondi del Pnrr per studenti in tutta Italia.