Mentre l’Italia conduce le sue “passeggiate arrabbiate”, come le hanno definite diversi amministratori affranti per Giulia Cecchettin, Filippo Turetta ha trascorso la sua seconda notte in carcere a Verona. Oggi attende il suo avvocato Giovanni Caruso. Insieme prepareranno l’interrogatorio di garanzia di domani.
“In mattinata, estrarrò copia del fascicolo processuale del procedimento a carico di Filippo Turetta. Solo dopo potrò confrontarmi con il cliente per le scelte conseguenti in vista dell’interrogatorio di domani 28 novembre”, ha reso noto Caruso che con Filippo discuterà le modalità difensive e l’eventualità di avvalersi della facoltà di non rispondere al gip Benedetta Vitolo.
Il Paese ha il fiato sospeso attendendo le eventuali dichiarazioni di Turetta che ha sequestrato ed ucciso Giulia, abbandonandone il corpo nella scarpata adiacente al lago di Barcis.
CASO CECCHETTIN, GIALLO SUI RITROVAMENTI
Nuovi elementi infittiscono il giallo della morte di Giulia Cecchettin, ritrovata scalza dai carabinieri di Pordenone.
Una scarpa nascosta tra le foglie, un’altra mancante ed un rotolo di sacchi per coprirle il corpo, sono gli oggetti inquisiti, insieme ad un libro per bambini, posto su di essi ed intitolato ‘Anche i mostri si lavano i denti’ dell’autrice Jessica Martinelli.
La studentessa in ingegneria biomedica che sognava di fare l’illustratrice, si era iscritta alla Scuola di grafica di Reggio Emilia per apprendere l’arte del fumetto che tanto amava. La polizia si chiede adesso se la ragazza nel giorno della sua scomparsa avesse comperato il fumetto o se le fosse stato regalato da Filippo Turetta.
Intanto in carcere l’assassino ha chiesto dei libri da leggere. Mentre è sorvegliato a vista per evitare pestaggi a suo danno o atti autolesionistici del detenuto, Giulia continua a smuovere le coscienze a Vigonovo e nel resto del Paese. Traendo forza dal suo caso, quattro studenti del suo stesso paese, due ragazzi e due ragazze di 16 anni, hanno fermato a Vigonovo un uomo di 71 anni che stava aggredendo la moglie, facendolo arrestare per maltrattamenti. “Abbiamo pensato subito a Giulia, non poteva succedere ancora”, hanno dichiarato.


