Pompei, tredici statuette emerse dagli scavi in una domus: possibile rimando al mito di Cibele e Attis

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Pompei continua a regalare tesori nascosti. E, proprio alla giornata di ieri, risale l’ultima sorprendente scoperta. Da un cantiere in corso, in prossimità della Casa di Leda, finalizzato alla messa in sicurezza dei fronti di scavo e alla salvaguardia e conservazione degli apparati decorativi, sono emerse tredici statuette in terracotta. Dalla grandezza di circa 15 centimetri ciascuna, le piccole sculture, raffigurano prevalentemente figure umane ma anche una noce, una mandorla, una testa di gallo in argilla e una pigna in vetro.

Le statuette rinvenute erano in posizione eretta su di un piano orizzontale all’interno di un vano dove, probabilmente, si trovava uno scaffale in una sorta di atrio della domus che presenta anche delle decorazioni affiorate nella parte superiore delle pareti.

Dai primissimi studi sembra che alcuni soggetti tra le tredici statuette possano rimandare al mito di Cibele e Attis, connesso al ciclo vitale delle stagioni, alla fertilità della terra e all’equinozio di primavera ma che rimanda anche all’evocazione di precise azioni rituali.

Chiara Imbimbo
Chiara Imbimbo
Laureata in Filologia Moderna alle Federico II di Napoli con una tesi in critica letteraria. Iscritta all’albo dei giornalisti come pubblicista coltiva la passione per il cinema, la lettura e la scrittura.

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