Crimini di guerra fin troppo taciuti sulla striscia di Gaza. In sole 24 ore, le ultime, 73 palestinesi sono stati uccisi e 99 risultano feriti dalle forze israeliane.
Il ministero della Sanità di Gaza gestito da Hamas comunica i dati ufficiali in cui rientrano anche le otto persone uccise nell’attacco vicino a Deir Al-Balah.
Troppi sono i civili in fasce e in età infantile uccisi. A Gerusalemme Est una bimba palestinese di tre anni è morta, uccisa “per errore” dagli agenti israeliani che ad un posto di blocco avevano aperto il fuoco contro un’auto che aveva accelerato. I due nella vettura hanno perso la vita, ma le pallottole hanno raggiunto anche la bimba che si trovava in un’altra auto.
Stanchi di quanto stanno subendo, alcuni palestinesi si sono recati in decine fuori dalla Knesset, il Parlamento israeliano. Il grido portato a Gerusalemme è “Elezioni ora”, chiedendo le dimissioni e nuove elezioni. Gli attivisti hanno bloccato l’accesso alla sede governativa, sedendosi per terra al suo ingresso.
Repentino l’intervento della polizia israeliana che ha caricato e disperso i manifestanti, definendo illegale il blocco dell’ingresso parlamentare.


