Ha fatto parlare di sè per il siparietto sanremese del ballo del Qua Qua che lo avrebbe ridicolizzato in quanto divo del cinema mondiale ed è stato al centro delle prime pagine dei giornali nostrani. John Travolta compie oggi 70 candeline (ben portate).
L’attore nato nel New Jersey da padre italiano di origini siciliane, nel 1954, ha debuttato solo nel 1971 a Broadway, e grazie al musical Grease è arrivato alla popolarità dirompente.
Gli anni ’70 sono quelli che gli hanno dato la notorietà confermata prima con il film Il maligno, e poi con La febbre del sabato sera, pellicola cult che lo ha consacrato divo della dance al cinema.
Se sul grande schermo l’attore ha riscosso successo, meno fortunata è stata la sua vita privata.
Legato al mondo di Scientology, così come il collega Tom Cruise, Travolta ha perso la moglie Diana Hyland nel 1977 per un cancro al seno; stessa malattia che ha portato via anche la seconda moglie Kelly Preston nel 2020, sposata nel 1991. Un altro lutto ha colpito la sua vita quando ha perso il figlio di 16 anni Jett Travolta. Tanti successi collezionati in settant’anni, pari ad altrettanti lutti.
Gli appassionati di cinema lo ricordano ardente in Pulp fiction lungometraggio di Quentin Tarantino, film che di fatto ha dato una svolta alla sua carriera facendogli guadagnare un David di Donatello come miglior attore straniero, e le candidature ai Golden Globe e agli Oscar come miglior attore protagonista. Da belloccio di Broadway John Travolta si è trasformato in attore iconico che ha riconfermato gradimento del pubblico nei suoi confronti, con la comedy saga Senti chi parla. A metà carriera vinse il Golden Globe con Get Shorty del 1995.
Appassionato di aviazione tanto da avere una pista di atterraggio in casa sua, altro elemento che lo configura simile al collega Tom Cruise, Travolta ha seguito come unico mito artistico Elvis Presley.
Il ritorno del musical nella sua vita è avvenuto con il divertentissimo Hairspray – Grasso è bello. Lunghe ore di trucco trasformarono John in Edna, madre ansiosa e spaventata dai cambiamenti sociali.
Amico di grandi attori come James Cagney, Cary Grant e Barbara Stanwyck, John perse una grande occasione quando rifiutò il ruolo che poi andó a Tom Hanks in Splash, una sirena a Manhattan. Stesso copione si replicó nel 1994 quando rifiutó il film Forrest Gump ed Apollo 13, entrambi andati nuovamente a Tom Hanks.
“La nostra vita è una vita meravigliosa se riesci a farla franca”, ha dichiarato anni fa Travolta, che di scossoni nella sua esistenza ne ha avuti, fino ad arrivare a 70 anni, fortificato dalle esperienze che lo hanno reso un personaggio noto ed indimenticabile grazie ai primi anni della sua giovinezza artistica.
