Un voto di fiducia importante per la Cina che ha dato ufficialità di moneta propria alla criptovaluta finanziata come moneta propria.
Il governo cinese ha lanciato la comunicazione ufficializzando la presenza della nuova vita: lo YuanPay Profit, acquistabile dal 20 febbraio al prezzo di 0,09 euro.
Il suo valore di mercato è stato comunicato dal vice ministro delle finanze Liu Kun, che ne sottolinea il prezzo incredibilmente basso rispetto alle altre monete in circolazione, compreso il Bitcoin scambiato a 32.344,44 euro; e all’Ethereum con cambio a 1.717,58 euro circa.
Bisogna aspettare ancora un po’ di tempo perché la moneta sia accettata ufficialmente e quando questo accadrà, chi già l’ha acquistata guadagnerà cifre milionarie.
L’Unione Europea risponde a questa trovata con il Mica, una nuova regolamentazione crypto di portata globale, in vigore tra dicembre 2024 e luglio 2026.
Il Mica introdurrà anche regole contro la manipolazione del mercato e l’insider trading, considerando che il mercato dell’UE è il più grande al mondo, con più di 450 milioni di consumatori.
Scalzerà gli altri due ambiti geopolitici vigenti, USA e Cina, che non hanno ancora una regolamentazione simile. Svizzera, prima in assoluto al mondo, Emirati Arabi Uniti ed El Salvador, sono stati i primi ad autoregolamentarsi per la criptovaluta, anche se in Giappone e Corea del Sud, esistono leggi specifiche per ciò che concerne gli exchange.
Affinchè l’euro non subisca un rocambolesco declino, per restare al passo con i tempi e le sollecitazioni, l’Ue punta sull’ euro digitale, una forma digitale di contante, emessa dalla banca centrale e accessibile a chiunque nell’area dell’euro.
Solo lo 0,5-2% dei depositi a vista potrebbero essere convertiti in euro digitali dalla clientela dell’Eurozona e le banche che seguiranno il modello intermediato di gestione, potranno essere remunerate per i nuovi servizi.
L’euro digitale agevolerà i pagamenti online garantendo standard di privacy elevati.
Il contante verrebbe mantenuto, e i pagamenti in euro digitali effettuati offline sarebbero riservati come il contante.
Così facendo, l’Ue manterrà la sua sovranità economica, proteggendo l’euro dalla concorrenza di altre CBDC e da quelle delle cripto-valute; agevolerà contemporaneamente le transazioni, il loro monitoraggio, riducendo l’elusione fiscale.


