Era agosto 2022 e gli attivisti di Ultima Generazione avevano scelto di protestare per l’ambiente, assimilando la deturpazione di quest’ultimo, al valore di un’opera d’arte. Ester Goffi e Guido Viero presero di mira i Musei Vaticani, ed in particolare la statua di Lacoonte, alla quale si incollarono.
Ora arriva la condanna per il loro gesto, esattamente un anno e mezzo dopo. Dovranno scontare 9 mesi di reclusione con pena sospesa, pagando 1.500 euro di multa, 2.000 euro di spese di cancelleria ed un risarcimento di 28.148 euro.
A stabilirlo è stato il Tribunale della Santa Sede, che ha rigettato l’appello rivolto al Pontefice e ai “valori di cui la Chiesa, guidata da sua santità Papa Francesco, si fa portatrice”. Gli imputati lo avevano presentato sperando di sfuggire alla condanna dello scorso 12 giugno.
Mentre in Aula venivano riascoltati difesa e parte civile, all’esterno di Piazza Risorgimento un presidio solidale manifestava a sostegno dei due attivisti.
La campagna di disobbedienza di Ultima Generazione era iniziata nel 2021. Ad essa avevano aderito i due imputati, che hanno cercato di difendersi dall’accusa di violenza:”Io e Guido abbiamo fatto questa azione spinte da amore e cura, assolutamente senza violenza. Che cos’è la violenza? È rimanere indifferenti di fronte allo sfacelo, o è cercare una via per portare l’attenzione affinché il disastro venga arginato? Non abbiamo mai avuto intenzione di causare un danno, ma di lanciare un grido di allarme”, ha dichiarato Goffi dopo la sentenza.
Anche Ultima Generazione si è espressa sul caso, giudicandolo “accanimento della Città del Vaticano” nei confronti degli attivisti climatici. Nonostante ciò non attacca il Pontefice, in quanto “voce fuori dal coro per quanto riguarda la sensibilizzazione delle persone rispetto all’emergenza climatica”.


