‘Quel posto nel tempo’, al Cinema Italia il film con Leo Gullotta

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Lunedì 8 aprile alle 20.45, in occasione della rassegna Lunedì Cinema, il regista Giuseppe Alessio Nuzzo e il produttore Eduardo Angeloni presentano al Cinema Italia di Acerra il film “Quel posto nel tempo” con protagonista Leo Gullotta affiancato da Giovanna ReiBeatrice Arnera, Erasmo Gensini, con la partecipazione di Gigi Savoia e con l’attore americano Tomas Arana.

La rassegna, che vede in cartellone anche C’è ancora domani di Paola Cortellesi, Siccità di Paolo Virzì, Jojo Rabit di Taika Waititi e Indivisibili di Edoardo De Angelis, è organizzato dal Cinema Italia insieme al supporto delle realtà territoriali Youth, Rotaract Acerra-Casalnuovo, Università del Cinema di Acerra e Casa del Cinema e delle Arti. Il progetto finanzierà anche un’attività sociale per il territorio scelta dagli spettatori stessi.

Girato tra Napoli, Sorrento, Acerra e Caserta, toccando come location Piazza Plebiscito, la Reggia di Caserta e la Reggia di Portici, “Quel posto nel tempo” racconta una malattia attraverso la poesia del tempo che passa, dei ricordi che si cancellano e quelli che riemergono, incoerenti e irrazionali. L’Alzheimer. La malattia come metafora di un viaggio, nel tempo e nell’immaginazione del protagonista. Una visione della patologia assolutamente inusuale, poiché pensata sia sulla base cinematografica che scientifica, grazie al supporto del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Padova.

La pellicola è uscita in sala per la prima volta il 21 settembre, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer, dopo una presentazione a Venezia in occasione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.

Il film, scritto dallo stesso Nuzzo con Eitan Pitigliani, è prodotto da Eduardo e Giuseppe Angeloni per An.tra.cine., in associazione con Ferone Pietro & C., con il supporto della Regione Campania e Film Commission Regione Campania, e distribuito da Nexo Digital. 

Il film vede anche il contributo musicale degli allievi del Conservatorio di Rovigo insieme ad Adriano Aponte, coordinati dai David di Donatello Marco Biscarini e Luca Leprotti, impegnati nella ricerca della malattia sull’aspetto sonoro e musicale.

Un film che diventa un’esperienza, è la malattia a rivelarsi nel corso della narrazione. La storia deriva dallo sviluppo-studio del cortometraggio “Lettere a mia figlia”, vincitore della menzione speciale ai Nastri d’Argento, primo premio al Giffoni Film Festival e di oltre 140 riconoscimenti in tutto il mondo.

SINOSSI

Mario (Leo Gullotta), direttore d’orchestra in pensione, trascorre i suoi giorni in un resort di lusso nel sud dell’Inghilterra. Soffre da tempo di Alzheimer e viene spesso assalito da ricordi improvvisi che poi, puntualmente, dimentica. Vive con la paura che la malattia possa cancellare il suo passato, fatto di fama e successi. Ma soprattutto dell’amore di sua moglie Amelia (Giovanna Rei), morta anni prima, e di sua figlia Michela (Beatrice Arnera) che spera un giorno di ritrovare in un posto lontano dal tempo… La realtà si confonde tra flashback e visioni immaginarie, fino a portare lo spettatore a vivere in prima persona, attraverso gli occhi del protagonista, il terrore della malattia.

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