Si parte sempre dalle piccole cose per ottenere un inversione di rotta. Così la pensa la consigliera comunale del Pd Angelica Vasile. L’esponente politico ha infatti presentato una mozione nell’ordine del giorno dell’ultimo consiglio comunale, per cambiare la toponomastica cittadina, cercando di declinarla maggiormente al femminile ed intende ora far collocare in ogni municipio una statua femminile.
L’osservazione deriva dalla dilagante presenza di raffigurazione maschile nella statuaria che abbellisce la città. Su 124 statue infatti, solo tre rappresentano donne e due sono state realizzate da artiste.
Così Vasile chiede una call alla Giunta, per iniziare a valorizzare in ogni municipio le donne che hanno contribuito al progresso della storia superando il gender gap dilagante.
Non è la prima volta che la consigliera PD si impegna in un progetto simile. Già nel 2019 aveva favorito la collocazione della prima statua femminile presente in città: quella di Cristina Trivulzio Belgioioso.
L’idea è stata sollevata nuovamente, dalla polemica sorta in seguito al desiderio dei figli della scultrice Vera Amodeo, di donare ai cittadini la statua ‘Dal latte materno veniamo’. La commissione che a Palazzo Marino si occupa di vagliare le proposte di collocazione di manufatti artistici negli spazi pubblici di Milano, ha respinto l’idea bollandola come portatrice di “valori non condivisi della maternità con sfumature squisitamente religiose”.
Da qui numerose mobilitazioni, difese, flashmob e pareri autorevoli, compreso quello del presidente del Senato Ignazio La Russa, che propone di esporre la statua a Palazzo Madama, come “inno alla maternità”.


