‘Stati Uniti d’Europa’, la strategia di Italia Viva con Renzi capolista

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Il suo claim è ‘Stati Uniti d’Europa’ ed è pronto a dire no a una commissione bis guidata da Ursula von der Leyen nel governo Ue, Matteo Renzi con la sua Italia Viva, conduce una campagna elettorale in corsa per le europee 2024, a partire dall’analisi dei limiti dell’attuale assetto Ue.

La prima critica va alla estremizzazione della transizione energetica portata avanti all’estremo con le conseguenze economiche annesse; ragion per cui Renzi punta a una commissione Draghi in Europa, sulla scia di quanto già fatto in Italia proprio con Mario Draghi.

In coalizione con Emma Bonino, Renzi intende caldeggiare la formazione di un esercito europeo, unendosi come molti suoi colleghi, alla volontà di superare il principio dell’unanimità abolendo il diritto di veto che “impedisce di garantire concretamente il rispetto dello Stato di Diritto”, si legge nel suo programma di 12 capitoli.

Candidato in ben 4 circoscrizioni, il leader di Italia Viva ha promesso che qualora venisse eletto, lascerà il posto al Senato per andare direttamente a Strasburgo.

Le sue linee programmatiche vengono portate aventi “per tradizione, cultura e storia”, come ha inteso citare nero su bianco, e mirano ad una cooperazione con gli Usa per difendere le liberal-democrazie.

Il leader intende portare in Europa alcune politiche culturali già testate al governo come la creazione di una #18app Europea, “per permettere ai neo 18enni di investire in cultura, libri, musei, teatri e musica in tutta Europa, quali autentici cittadini europei”. Propone anche di creare un Fondo unico europeo per la mobilità universitaria nell’intero continente.

Sul piano accoglienza ed immigrazione chiede un nuovo piano d’azione europeo per le operazioni di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo, riformando Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera.

Quando dice che l’Europa o cambia o muore, lo fa con convinzione Matteo Renzi, tanto da pensare alla riforma del Terzo settore, alla legge sul “Dopo di noi” e alla legge sull’autismo, per creare in Europa uno Stato di Diritto non solo giuridico.

E così anche in tema ambiente, tocca palla in modo deciso quando sentenzia che la battaglia va sì proseguita, ma ispirandosi “a un principio di ragionevolezza e gradualità, tutelando allo stesso tempo l’industria e i posti di lavoro”.

Mentre delinea questi punti sulla base della anamnesi sull’Europa, Renzi avverte anche gli italiani di una cosa: “Chiunque tra noi di Stati Uniti d’Europa dovesse vincere, andrà davvero a governare in Europa per fare la differenza. Gli altri candidati, già impegnati nel nostro governo, vi avranno preso solo in giro perchè non andranno mai fattivamente a Strasburgo”.

Pina Stendardo
Pina Stendardo
Giornalista attenta ai fermenti quotidiani, raccontati con umanità. Convinta che scrivere sia un atto d’amore e responsabilità, ama divulgare il bello dell’Arte e del sociale, proponendo una narrazione alternativa sullo spaccato culturale.

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