Era un ex dipendente della Fabbrica di San Pietro ed aveva accesso a documenti dal valore inestimabile. Tra questi ci sarebbe stato un manoscritto su Gian Lorenzo Bernini, scultore, urbanista ed architetto che rappresentò la cultura barocca a Roma.
Alfio Maria Daniele Pergolizzi, questo il suo nome, era uno storico dell’arte ed un docente, oltre che capo della comunicazione vaticana tra il 1995 e il 2011. Arrestato il 27 maggio con l’accusa di ricettazione, estorsione e truffa, avrebbe trafugato il documento, per poi provare a rivenderlo alla stessa Fabbrica del Vaticano. Il furto sarebbe potuto avvenire in una collezione privata o in Vaticano stesso.
Il valore del manoscritto sarebbe stato altissimo. Bernini dominò la scena europea mezzo secolo dopo la sua morte, avvenuta il 28 novembre del 1680. Reputato un altro Michelangelo, grazie al mecenatismo di Urbano VIII costruì il magnifico baldacchino che ancora domina la Basilica di San Pietro, oltre a riempire di sue opere la celebre Galleria Farnese con Enea ed Anchise, Apollo e Dafne, il David, il Ratto di Proserpina.
Lo scultore donò alla Città eterna la Fontana del Tritone e quella delle Api; la Fontana della Barcaccia e quella dei Quattro Fiumi, oltre a partecipare alla progettazione di Palazzo Barberini e Palazzo Montecitorio.