Dal 1947 è megafono della cultura italiana. Partito da Roma, il Premio Strega istituito dalla scrittrice Maria Bellonci e da Guido Alberti, proprietario della casa produttrice del Liquore Strega, lega l’arte seduttiva della scrittura alle storie sulla stregoneria ambientata a Benevento.
Dopo il ventennio fascista l’idea era di riunire giornalisti, scrittori, artisti e letterati per dare un futuro alla società contro la disperazione e la dispersione.
Dal primo vincitore, tale Ennio Flaiano premiato con il libro ‘Tempo di uccidere’, 12 donne si sono aggiudicate, oltre la vincitrice attuale, il premio del liquore che dà nome al concorso. Elsa Morante, Natalia Ginzburg, Annamaria Ortese, Lalla Romano, Fausta Cialente, Maria Belloni, Mariateresa Di Lascia, Dacia Maraini, Margaret Mazzantini, Melania Mazzucco, Helena Janeczeck e Ada D’Adamo, hanno spianato la strada a Donatella Di Pietroantonio, che proprio alle donne dedica il riconoscimento: “Prometto che userò la mia voce scritta e orale per difendere i diritti per cui la mia generazione di donne ha molto lottato e che oggi non sono più scontati”.
Il suo libro, ‘L’età fragile’, è stato selezionato tra le 12 opere finaliste ammesse al concorso di scrittura. A sceglierlo sono stati i quattrocento uomini e donne di cultura, tra cui gli ex vincitori e vincitrici, chiamati Amici della domenica, dal giorno prescelto per le loro prime riunioni.
Come da tradizione, prima di essere insignita con la celebre bottiglia di Strega, Di Pietrantonio sul palco ha dovuto bere per due volte, dalla famosa bottiglia.
A 62 anni, con 189 voti, Donatella racconta la difficoltà di ricostruire un difficile rapporto tra una madre e la figlie ventenne. Ambientato durante il lockdown, il romanzo vincitore della 78esima edizione del Premio Strega, in 176 pagine narra le fragilità della vita di una lei da poco separata dal marito, di ritorno in Abruzzo da Milano.
Un ritratto al femminile delicato che non esita a scavare nell’animo delle sue protagoniste, trae spunto da un fatto di cronaca realmente accaduto negli anni Novanta e carico di orrore. Sotto un terreno della famiglia di madre e figlia, si vedono i resti di un campeggio in cui anni prima accadde un fatto terribile.
L’età fragile. edito Einaudi, arriva dopo il successo dell’Arminuta (Premio Campiello 2017), e di Borgo Sud (Finalista allo Strega 2021), segnando un traguardo per la scrittrice che lascia senza fiato il lettore, con la sua narrazione priva di retorica, ma vibrante.