Aprilia in preda alle cosche mafiose. Nel pomeriggio del 6 luglio l’intera Giunta comunale decide per le dimissioni collettive con effetto dall’8 luglio.
Maggioranza e minoranza sono risultate concordi sul proposito, alla luce della maxi inchiesta antimafia che ha portato il sindaco Lanfranco Principi ai domiciliari e poi alle dimissioni inevitabili, dopo i 25 arresti scattati di conseguenza.
Il presidente del Consiglio comunale Salvatore Lax, ha dato ufficializzazione della notizia con un comunicato ufficiale: “Alla luce dei recenti fatti giudiziari che hanno coinvolto la città di Aprilia, i consiglieri e la giunta comunale hanno concordato di rassegnare le dimissioni in blocco con effetti dall’8 luglio”.
Giornata di protocollo quella di oggi, che apre le porte al commissariamento. Ora il segretario generale comunicherà al prefetto la decisione di giunta e Consiglio.
L’amministrazione Principi, dopo un anno arriva al capolino ed apre una pagina buia sul Comune di Aprilia. Il procuratore Lo Voi ha sintetizzato così l’operazione antimafia compiuta sul territorio: “Abbiamo conferma che non solo la mafia c’è a Roma e nel Lazio, ma che si tratta di gruppi che hanno tutti le stesse caratteristiche di quelli che si trovano a Corleone, Partinico e in altri comuni della Sicilia e della Calabria”.