Cardito (NA). La crisi politica causata dal sindaco Giuseppe Cirillo revocando i due assessori di Forza Italia e rompendo con i 4 consiglieri azzurri, rischia di mandare in crisi proprio il capo dell’amministrazione. Il primo cittadino ha capito di aver commesso un errore e sarebbe pronto a rimediare con lo stile che lo ha sempre caratterizzato: marcia indietro, nomina gli stessi assessori che ha revocato facendo finta che non sia successo nulla. Gli emissari sono già al lavoro perché Cirillo teme l’opposizione di Giovanni Aprovidolo, colui che lo ha creato e che quindi conosce bene i punti deboli e l’estrema incapacità nel confronto. Il piano del sindaco è saltato perché ormai i suoi consiglieri lo conoscono bene e questa volta hanno deciso di mettere ogni ragionamento sul piano politico. C’è una sola possibilità affinché Giuseppe Cirillo possa tornare a dialogare con Forza Italia: le dimissioni al protocollo.
La situazione rischia di degenerare ed il gioco del capo dell’esecutivo di scaricare la crisi sul consigliere Andrea Russo sperando di recuperare con Aprovidolo prima di un consiglio comunale infuocato sulla questione politica non ha retto. Forza Italia è unita, il sindaco ha forzato la mano mostrando muscoli che non ha e adesso non riesce a tornare indietro. O va avanti con i consiglieri che gli restano, sapendo di dover fronteggiare un’opposizione seria per la prima volta nella sua storia di primo cittadino, rischiando di finire per la seconda volta a casa, oppure chiede scusa agli azzurri, si dimette e si torna a dialogare.
Un problema per chi come Cirillo è stato sempre abituato a giocare con la politica dei due forni, ad una parte della maggioranza parlava male di Forza Italia, mentre agli azzurri parlava male del resto della maggioranza. La voglia di mostrare muscoli di cui non dispone ha fatto saltare il banco perché adesso i consiglieri rimasti a suo sostegno vogliono consumare la rottura con il gruppo di Aprovidolo in modo da diventare determinanti per la tenuta del sindaco. Insomma, con una maggioranza risicata e tante cambiali da pagare, i numeri esigui mettono la cravatta del sindaco nelle mani dei consiglieri che rispetto a come vanno le cambiali così potranno stringere o allentare il nodo al collo della fascia tricolore. Ecco perché il primo cittadino ha preso coscienza dell’errore e adesso si troverà a dover scegliere se diventare vittima degli “stringicravatta” o andare al protocollo come richiesto da Forza Italia e dimostrare tutta la sua debolezza.
Vedremo come finirà questa telenovela ma l’unica certezza riguarda la consapevolezza del sindaco di aver commesso l’ennesimo errore con le persone sbagliate. Questa volta non potrà risolvere tutto con l’ennesima cambiale, due tarallucci ed una birra. O si dimette o deve abituarsi ad avere finalmente un’opposizione che non gli darà tregua anche perché di cose gravi in questi anni ne sono accadute tante e nessuno ha avuto il coraggio di parlare. Con Forza Italia in minoranza si aprirà un nuovo capitolo politico dove il sindaco dovrà misurarsi con i suoi evidenti limiti ed una gestione che fa acqua da tutte le parti. E c’è la sensazione che non basterà qualche prebenda per sanare la ferita. O si consuma la rottura definitiva o qualcuno dovrà vestirsi da carnevale e fare il giro del paese.