Una foto segnaletica con espressione corrucciata è ciò che resta dell’arresto lampo di Donald Trump, durato solo 20 minuti perchè è stata pagata subito la cauzione.
La quarta incriminazione dell’ex Presidente Usa riguarda il tentativo di ribaltamento del voto in Georgia nel 2020, insieme ad altri 18 alleati.
L’immagine segnaletica fa il giro del mondo perchè Trump è imbronciato, dopo essere sceso dal suo jet privato col pollice alzato, per essere trasportato in un super carcere sovraffollato. Un pugno di fan lo saluta, mentre un intero quartiere afroamericano lo accusa con gesti osceni.
Umiliato con la lettura dei 13 capi di imputazione, tra cui cospirazione e violazione della legge anti racket, il milionario entra nella storia americana per la foto segnaletica che non era spettata prima a nessun ex presidente.
Schedata sotto il numero P01135809, è corredata dalla descrizione fisica di Trump: “maschio bianco, alto 1,92 cm per 97 chili, capelli biondi o fragola, occhi blu”.
Trattato come un comune criminale, il politico cerca di trasformare in occasione mediatica anche questo nefasto evento.
Il tycoon, arrivato a Bedminster, sua residenza storica, mostra la foto segnaletica con il timbro dello sceriffo come conseguenza di un errore giudiziario.
“Non ho fatto nulla di sbagliato – ha dichiarato – E’ un giorno molto triste per l’America. Quello che è accaduto è una parodia della giustizia, un’interferenza elettorale, non abbiamo mai visto nulla del genere in questo paese”.
Si è auto descritto come un perseguitato politico e il 5 settembre dovrà ripresentarsi per l’udienza in cui dovrà dichiararsi colpevole o meno. Altra data eclatante da lui attesa, è il 23 ottobre, destinata all’inizio del primo processo ad uno dei 18 imputati incriminati insieme a lui, per la questione Georgia.
Falso elettorato o meno, Donald Trump sarà comunque al centro di un processo pilota, che probabilmente sfrutterà a suo vantaggio da un punto di vista politico.


