Organizzata dagli Emirati Arabi Uniti si svolgerà a Dubai, dal 30 novembre al 12 dicembre, la 28esima conferenza delle parti sui cambiamenti climatici (Cop28).
Si tratta di un appuntamento cruciale per il futuro del pianeta, sempre più a rischio, che vedrà la partecipazione di 198 stati partecipanti alla ricerca di un piano d’azione d’urgenza per affrontare la crisi climatica. Al termine di Cop28, infatti, i negoziati dovranno portare alla stesura di un documento firmato dagli stati partecipanti e sarà la prima cruciale occasione per una valutazione globale dell’azione per il clima. Momento di bilanci, quindi, per valutare gli sforzi degli stati, comunità e imprese per ridurre le emissioni di gas serra e adattarsi ai necessari cambiamenti come ha dimostrato il moltiplicarsi dei fenomeni metereologici estremi.
A Dubai sono attesi oltre 100 mila partecipanti (circa il doppio rispetto alla conferenza dello scorso anno tenutasi in Egitto) tra cui leader mondiali, ministri, negoziatori, ecoattivisti ed industriali.
Anche Papa Francesco avrebbe dovuto presenziare nei giorni dall’ 1 al 3 dicembre ma, a causa delle sue condizioni di salute, anche se il suo quadro clinico sta migliorando, non si recherà a Dubai.
Durante Cop28 sono previste anche mostre interattive, installazioni artistiche, proiezioni di film e oltre 300 conferenze e discussioni su cambiamento climatico e sostenibilità.
Primo obiettivo di Cop28 sarà fermare il riscaldamento globale con soluzioni entro il 2025 per evitare scenari e danni catastrofici agli ecosistemi e accelerare l’uscita dai combustibili fossili.