Ultime due settimane per l’esposizione-performance ‘Fifties in Rome’, la mostra che racconta la moda anni ’50 e la storia del Made in Italy, fino al 14 gennaio al Museo Boncompagni Ludovisi di Roma.
La lunga carrellata di creazioni provenienti dall’archivio storico personale di Stefano Dominella, curatore dell’esposizione, e da ulteriori archivi storici privati, esalta lo stile di inizio Novecento del museo, ponendo sotto i riflettori la moda del dopo guerra che ha influenzato gli stili successivi, risentendo del boom economico.
Al centro della galleria espositiva, il connubio tra cinema e moda. Complice lo spirito propulsore di Hollywood e Cinecittà, che fa si che anche l’industria della moda graviti tra Los Angeles fino al Tevere, dove con La dolce vita, Roma diventerà capitale dell’haute couture.

Dalla fine degli anni ’40, la Capitale iniziò ad accogliere grandi stilisti che fecero dell’alto artigianato italiano, un valore ancora in auge. Le creazioni di Carosa, Fernanda Gattinoni, Tiziani, Schoubert, Antonelli, Fabiani, raccontano il fiorire del Made in Italy, usufruendo anche della collaborazione con gli studenti romani, invitati a realizzare dei bozzetti ispirati agli anni ’50. Il Connubio tra moda, esposizione ed Accademia del Lusso, grazie al patrocinio del Comune di Roma e all’ Assessorato ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda, si rivitalizza chiaramente nel fascino dell’abito indossato da Anna Magnani per la presentazione a Venezia del film ‘Bellissima’, o del vestito di Lana Turner in ‘Lo specchio della vita’.
Così Roma celebra la storia ma anche il futuro del fashion style, insegnando ai giovani quanto sia importante interpretare i tempi traducendoli in istanze fashion.




