Un fitto calendario di eventi in tutto lo stivale per la Festa della Liberazione. Attenzionate in particolar modo città come Roma, Milano, Firenze, Bologna e Palermo. Il 79esimo anniversario del 25 aprile viene salutato dagli italiani con la protesta in favore del popolo palestinese. Il timore è che insorgano scontri tra manifestanti e comunità ebraica.
A Roma è stato registrato il primo dato preoccupante con lancio di petardi e sassi a Porta San Paolo. Coinvolti la Brigata ebraica ed il gruppo Pro Palestina. I primi hanno insultato al solo sentir ripetere il grido “Free Free Palestine”, inveendo anche contro la stampa, oltre a scavalcare zone recintate al passaggio.
Il Viminale ha predisposto presidi dovunque. Monitorata Porta San Paolo, simbolo della resistenza nella Capitale in cui dovrebbero riversarsi gli studenti palestinesi con i collettivi universitari.
Anche Milano è pronta a scendere in piazza con un corteo che arriverà a Piazza Duomo. Il Sindaco Sala aspetta i cittadini alle 15.30 davanti alla Madonnina per celebrare il 25 aprile. Giovani e studenti palestinesi dalle 13.30 si prepareranno a riempire il luogo con bandiere e altri simboli. Hanno scelto di organizzarsi insieme ai volontari che intendono unirsi a loro. In questa data significativa per il Paese ci si sbraccia per attuare un’altra resistenza, quella alla politica vigente che non riesce a porre fine alla guerra in Medio Oriente e ai conseguenti massacri a Gaza.
Giovani sono attesi anche a in Emilia-Romagna a Casa Cervi, il cascinale dove vissero i sette fratelli partigiani uccisi, diventati simbolo della Resistenza. Lo stesso avviene a Firenze, fino a Palermo dove osserviamo un dato importante: mentre una fetta di Italia festeggia, un’altra si prepara a protestare seguendo lo spirito partigiano.


