Crollano le pale del Moulin Rouge, simbolo parigino della Belle Epoque

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Risveglio malinconico per turisti e cittadini francesi che perdono un pezzo di un simbolo della villa Lumière: le pale del celebre Moulin Rouge diventato icona dell’intrattenimento nella Belle Epoque.

Nessun ferito a Parigi dopo lo scorporamento avvenuto nella notte, del gruppo di pale staccatosi dalla rossa struttura in ferro. Nel quartiere di Pigalle la riproduzione del mulino ora risulta monca. Jean-Victor Clerico, direttore del locale, ha escluso ogni ipotesi dolosa, parlando di semplice conseguenza di un problema tecnico. Danneggiata solo la facciata del locale, che ha perso durante la caduta delle pale, anche le prime tre lettere dell’insegna luminosa (M, O, U). Scongiurati rischi di ulteriore crollo.

Il luogo che fu anche il primo ad essere illuminato elettricamente in città, affascinando tutti i parigini, è da sempre legato alla nascita del Cancan e del cabaret. Raggiungibile da Montmatre, si ispirò proprio allo stile del Moulin de la Galette, che si trovava in quest’altro quartiere. Il rosso del colore del nuovo mulino, da cui trasse il nome il locale, serviva ad affermare la sua stravaganza, oltre che a diventare ben riconoscibile nella memoria dei passanti.

Il Moulin Rouge creò un repertorio di spettacoli basati sull’evoluzione della “quadriglia naturalistica” tradotta in can can. I balli furono reputati licenziosi ed il Moulin Rouge entrò nel novero di locali poco raccomandabili. Da qui crebbe la curiosità dei numerosi visitatori che dal 6 ottobre 1889, per volontà di due impresari teatrali, Charles Ziedler e Joseph Oller, visitarono “le premier palais des femmes”, il primo palazzo delle donne in cui si ritrovarono Apollinaire, Renoir, Braque, Aristide Bruant e soprattutto Henri de Toulouse-Lautrec, che ha ritratto scene di vita al Moulin Rouge in dipinti e manifesti.

Al suo interno si osservavano danze di French Cancan mentre si beveva assenzio. Nel 1893 il locale ospitò addirittura una edizione del “Bal des Quat’z’Arts”, che fece sfilare una Cleopatra nuda circondata da altre donne senza abiti. Per l‘Esposizione Universale del 1900, il Moulin Rouge accolse spettatori venuti da ogni angolo del mondo. Da lì in poi chiunque avesse assistito a quella occasione, avrebbero tramandato e costruito la fama del locale ieri coinvolto in un incidente.

Pina Stendardo
Pina Stendardo
Giornalista attenta ai fermenti quotidiani, raccontati con umanità. Convinta che scrivere sia un atto d’amore e responsabilità, ama divulgare il bello dell’Arte e del sociale, proponendo una narrazione alternativa sullo spaccato culturale.

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