Lei è una cantautrice e direttrice di orchestra fuori dal comune. Ogni spartito che scrive e riempie della sue sette note è sempre virtuosismo di valori e sensazioni. Su questa scia Mariella Nava scrive un inno dedicato al Bel Paese, per la ricorrenza del 2 giugno.
‘Italia è il mio nome’ è il titolo della canzone nata “dal desiderio di risollevarsi ritrovando cultura e bellezza”, cantata insieme a Matteo Montalto. Il videoclip da supporto è stato girato nel sito archeologico di Castrum Novum, nel Lazio; precisamente a Santa Marinella, con la regia di Sara Cipollitti e le ricostruzioni grafiche di Giorgio Capaci.
Il brano di etichetta Suoni dall’Italia, distribuzione Believe racconta tutta la bellezza del nostro territorio con una canzone che come onda potente ne attraversa la storia.
Mariella Nava, da sempre innamorata del canto lirico, rende questo pezzo una esaltazione pop dello stile da romanza che in fondo appartiene allo stivale. Con le sue sonorità gli arrangiamenti del maestro Peppe Vessicchio mescolano note, strumenti e voci di Matteo Montalto, giovane interprete della scena musicale lirico leggera e del musical, e della stessa Mariella Nava che fa da controcanto. La musica diventa così personificazione dell’Italia, ormai donna adulta, che presenta all’ascoltatore tutti i suoi tratti distintivi, colmi di ricordi.
Bagnata dalle vesti del mare, affonda il suo sguardo nella storia dei padri, diventando culla di imprese e cultura in cui si assesta la sua eternità. E le mani che l’hanno resa bella di ricami, sono un omaggio all’artigianalità di cui, per tradizione, l’Italia è piena. “Signora Italia” resta fotografata fissa nell’archeologia che affiora dai promontori, ma diventa nuovamente “piccola nipote” che segue le orme di una nonna che ha cavalcato il tempo segnandone il passo con tutte le sue vicende. In questa canzone c’è dunque l’inno a tante generazioni, in un nodo temporale tra passato e presente, in cui fa capolino il futuro.
Mariella Nava, da sempre vicina ai valori della sacralità delle emozioni e al femminile, sostanzia questo brano dell’idea di nobiltà che accarezza la nostra civiltà. L’artista che ha scritto anche da autrice pezzi memorabili ed intensi della nostra storia musicale, in qualità anche di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (onorificenza ricevuta nel 2015), omaggia il suo e il nostro Paese con poetica e speranzosa visione.


