Dopo un anno dalla guerra in Ucraina, una miriade di associazioni si sono ritrovate a Perugia, insieme, a marciare per la pace. Dal capoluogo umbro ad Assisi, raggiunto proprio tra il 23 e 24 febbraio, in ricordo del conflitto.
“Non si parla mai delle vittime, delle persone, ma solo di armi. I governi devono fermare l’invio delle armi, gli ucraini devono essere protetti con la diplomazia e la politica, l’Europa deve essere il protagonista politica della vicenda, non solo il teatro del conflitto. All’interno del Parlamento ci sono molte più persone contro la guerra di quelli che appaiono nelle votazioni, occorre rompere un tabù, un muro di paura a esprimere le proprie opinioni”, ha spiegato Sergio Bassoli del coordinamento Europe for Peace (Rete italiana pace e disarmo).


