Roma è un inferno. Fiamme, fumo e odore acre avvolge la capitale. Ormai l’emergenza è continua e costante, troppi roghi, probabilmente di origine dolosa, attanagliano la città ed altri Comuni del Lazio. Più di cento interventi nella sola giornata di ieri, di cui 80 a Roma, l’incendio più grave quello avvenuto nel Parco del Pineto, il 70% sono riconducibili ad incendi boschivi, tra cui sterpaglie e colture.
I Vigili del fuoco hanno lavorato senza sosta, intenti a spegnere le fiamme, allo stesso modo gli uomini della Protezione civile. A distanza di pochi giorni dall’incendio che nella zona di Massimina ha distrutto un centro estivo per bambini, una rimessa con 150 camper e il deposito del mercato rionale di Casalotti, tornano le fiamme e il fumo che hanno oscurato il cielo sopra San Pietro. Alcune abitazioni sono state evacuate ed in via precauzionale è stato fatto evacuare anche il centro sportivo The Fox dove si trovavano una cinquantina di bambini. A fuggire sono stati anche operatori e ragazzi del centro estivo Vis Aurelia.
Non solo parco del Pineto. I pompieri e i volontari della protezione civile hanno lavorato anche su decine di roghi che si sono sviluppati Roma in provincia, come quello sulla Roma Fiumicino dove hanno bruciato sterpaglie ai lati della carreggiata. Quindi ancora una volta dalle parti di Sant’Angelo Romano, nelle vicinanze di Tivoli. Fiamme anche in via Siculiana, via Ardeatina in zona Tor Marancia dove anche qui è dovuto intervenire un elicottero, via Santa Maria di Galeria e via Acqua Fredda.