Mario Draghi si è dimesso da presidente del Consiglio dei Ministri. “Per me questa esperienza è esaurita. Non ci sono le condizioni per andare avanti”. E ancora: “Non avrei più l’agibilità politica per proseguire”. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo un lungo colloquio con il diretto interessato, ha respinto le dimissioni, rimandando la discussione alle Camere, ma questo, a quanto pare, potrebbe cambiare nulla o poco. I collaboratori di Draghi, stanno già preparando il discorso di mercoledì 20 luglio, il premier sembra davvero intenzionato a non fare dietro front. Con l’addio di Draghi, già si punta al 10 ottobre, ovvero la data delle imminenti elezioni.
I retroscena
Secondo fonti di governo Draghi avrebbe proposto a Mattarella, Daniele Franco come suo successore, proprio mentre i giornali raccontavano dell’intramontabile ipotesi Amato. Il rinvio alle Camere è una cortesia istituzionale che però potrebbe essere inutile, visto che Draghi vorrebbe confermare le dimissioni e definirle “irrevocabili” nel suo discorso prima del voto.