Campagna contro gli investimenti di fondi governativi per combustibili fossili. A portarla avanti sono gli attivisti di Ultima Generazione che questa mattina, alle 10.20, hanno imbrattato con vernice “lavabile” di colore arancione, il monumento equestre a Vittorio Emanuele II sito in piazza Duomo a Milano.
Con l’uso di estintori, due giovani, Martina e Riccardo, hanno dato vita al gesto di protesta, lanciando successivamente volantini dall’alto della statua. Il gesto è stato subito condannato dai carabinieri che, intervenuti sul posto, hanno portato via i due giovani, colpevoli anche di resistenza passiva.
Ultima Generazione non si è data per vinta e in un comunicato ha spiegato le ragioni del suo agire: “Il governo ha investito 41,8 miliardi nell’estrazione di combustibili fossili solo nel 2021. Chiediamo che questa montagna di soldi vada immediatamente tolta dal fossile e investita in una transizione ecologica giusta, in misure a vantaggio della salute dei cittadini e nel futuro delle giovani generazioni”.
Ai microfoni Ansa, uno dei due attivisti, Riccardo, ha dichiarato a sua discolpa, prima di essere condotto in caserma: “Non paghiamo il fossile! Imbrattare una statua è scandaloso? Io dico che il vero scandalo è l’assoluta indifferenza del Governo verso le nostre vite, che la crisi climatica distruggerà e sta già distruggendo. L’Italia è il sesto investitore al mondo in combustibili fossili, investe persino più di Russia e Arabia Saudita. Dobbiamo liberarci immediatamente di petrolio, carbone e gas: farlo è possibile, manca solo la volontà politica perché viviamo in un sistema in cui il profitto di pochi conta più della vita di milioni di persone”.