Trento alza l’asticella in fatto di generosità qualificandosi per il secondo anno consecutivo come la città più generosa d’Italia per donazione di organi e tessuti. Lo stabilisce l’Indice del Dono analizzando il rapporto tra le 44 città con più di 100mila abitanti e tra tutti i 7.028 Comuni italiani in cui il servizio è attivo, segnalato dal Centro nazionale trapianti. Secondo le dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2022 Trento è in cima alla classifica con 69,76/100 donazioni. Nello specifico, nel 2022, su 11.678 cittadini che hanno rinnovato la CIE, il 65,6% ha scelto di esprimere la propria volontà sulla donazione (34,4% gli astenuti) e tra i dichiaranti il 78,6% ha detto sì. Al secondo posto a pari merito rientrano Sassari e Livorno, con un indice del dono di 67,69/100.
Tra i piccoli Comuni vince la medaglia della generosità il piccolo borgo di Geraci Siculo, commosso dalla storia di Marta, bambina morta nel 2021, per la quale fu disposto dai genitori l’espianto pur sapendo che non era più possibile praticarlo per ragioni cliniche. Tra i centri di media dimensione primeggiano invece la pugliese Corato e l’abruzzese Guardiagrele.
L’Indice pubblicato in vista della 26ma Giornata nazionale della donazione degli organi del prossimo 16 aprile, attesta che nel 2022 sono stati registrati 2,8 milioni di nuove dichiarazioni di volontà alla donazione: 1,9 milioni di sì (68,2%) ma anche quasi 900mila no (31,8%), con un leggero peggioramento rispetto al 2021 quando i consensi si erano attestati al 68,9%. A esprimersi è stato il 55,5% dei cittadini che si sono recati all’anagrafe per richiedere la carta d’identità.