A poche ora dalla morte del giornalista e sceneggiatore Andrea Purgatori, avvenuta nella giornata del 19 luglio a causa di una grave forma tumorale, la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta.
A presentare l’esposto in procura sono stati i familiari del giornalista che chiedono di accertare la correttezza della diagnosi, refertata in una nota clinica romana, e di verificare la validità delle pesanti cure a cui il celebre volto di LA7 è stato sottoposto durante i due mesi di malattia. Si teme, infatti, che a causa di una diagnosi errata siano state omesse le cure effettivamente necessarie.
Saranno i pm romani, in seguito all’autopsia sulla salma che avverrà nei prossimi giorni e all’acquisizione delle cartelle cliniche del giornalista, a stabilire se le cure ricevute siano state corrette ed adeguate. Intanto sono due gli indagati, con l’accusa di omicidio colposo, che operano presso la nota clinica della capitale.
La famiglia, rappresentata dall’avvocato Gianfilippo Cau, è difesa nel procedimento dagli avvocati Alessandro e Michele Gentiloni Silveri.