Quaranta morti e 120 feriti nell’attentato a Mosca. I terroristi sono entrati indisturbati nella sala da concerto Crocus City Hall, aprendo il fuoco dietro le poltroncine da cui intravedevano sagome. Hanno colpito perfino i bambini, rimasti feriti.
Urla, panico, incendio e sangue diffusi da cinque uomini in mimetica.
L’Isis ha rivendicato la responsabilità dell’azione su Telegram: “I combattenti dello Stato Islamico hanno lanciato un attacco contro un grande raduno di cristiani nella città di Krasnogorsk, situata alla periferia della capitale russa, Mosca. Durante l’assalto, centinaia di persone sono state uccise e ferite, mentre si è verificata una vasta distruzione nell’area prima che i combattenti si ritirassero indenni nelle loro basi”.
Il ministero degli Esteri russo lo aveva identificato da subito, invitando la comunità internazionale a condannare il gesto. Lo stesso presidente Mattarella ha preso posizione contro il sanguinoso attacco terroristico. Kiev ha dichiarato di essere estraneo a quanto accaduto. 
Rafforzate subito le misure di sicurezza: negli aeroporti, mentre tutti i ristoranti e centri commerciali sono stati chiusi sia a San Pietroburgo che a Mosca. Attiva la caccia agli uomini responsabili del gesto sanguinoso.




