Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo, alle ore 2:00, tornerà l’ora legale. Le lancette dovranno essere spostate avanti di un’ora, segnando l’inizio di un periodo di sette mesi con maggiore luce solare serale.
Secondo le stime di Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, l’ora legale porterà a un risparmio di circa 90 milioni di euro per l’Italia. Il minor consumo di energia elettrica, stimato a circa 370 milioni di kWh, avrà anche un rilevante beneficio ambientale, con la riduzione di circa 170 mila tonnellate di emissioni di CO2 in atmosfera.
L’ora legale offre diversi vantaggi tra cui, oltre la riduzione dei consumi energetici e la riduzione delle emissioni di gas serra e altri inquinanti, anche il miglioramento della qualità della vita. Poter godere di un’ora di luce in più, infatti, migliora l’umore, incita a svolgere attività fisica all’aperto e a socializzare maggiormente. Un’influenza positiva anche sul bilanciamento vita-lavoro: uscire dal luogo di lavoro con ancora la luce del giorno dà l’impressione di avere ancora una buona parte della giornata da destinare ad altro.
Non solo benefici ma anche alcune criticità sono legate al cambio orario come, ad esempio, i disturbi del sonno, soprattutto nei primi giorni, che possono perdurare anche diverse settimane. Dormendo male viene compromessa anche la capacità di concentrarsi e di svolgere correttamente consuete attività quotidiane. Nei primi giorni del cambio d’ora, infatti, aumentano gli incidenti automobilistici e si verificano anche un maggior numero di infarti a causa dello stress causato dal sonno.
Ogni anno, il ritorno dell’ora legale accende il dibattito sulla sua utilità e,
nonostante le criticità, l’ora legale pare continuare ad offrire più vantaggi che svantaggi.