Operazione antiterroristica Early Dawn a Tel Sheva. La polizia israeliana ha arrestato la sorella di Hamas, accusata di sostenere il terrorismo. La donna di 57 anni si chiama Zebah Abdel Salem Haniyeh ed è stata catturata in un raid mattutino.
Importante la cattura in un momento in cui Hamas non intende arretrare e sospendere la guerra a Gaza. Il suo ‘no’ al cessate il fuoco, riguarda anche il rilascio degli ostaggi e la scarcerazione dei detenuti palestinesi.
Intanto il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu è deciso ad eliminare le brigate di Hamas a Rafah. In conferenza stampa a Gerusalemme ha ribadito: “Non ci vorrà molto tempo. Niente ci fermerà, non la pressione degli Stati Uniti”.
Netanyahu riferisce che Hamas sta collassando dall’interno. La cattura ed uccisione di centinaia di terroristi, così come l’arresto di alti funzionari, è una medaglia di cui si fregia il primo ministro israeliano.
L’esercito d’Israele ha anche lasciato il complesso dell’ospedale Al Shifa di Gaza City, in cui da due settimane stava conducendo operazioni militari. “Hanno localizzato numerose armi e documenti di intelligence in tutto l’ospedale, prevenendo danni a civili, pazienti ed équipe mediche”, comunicano i media israeliani.
Per sostenere i civili ieri è stato effettuato un lancio aereo di assistenza umanitaria con 4 velivoli C-130 che hanno sganciato oltre 50.000 pasti pronti.