Un Parlamento a numero ridotto con troppi banchi vuoti. Questa la fotografia dell’Aula di governo italiana che fa registrare 111 assenti tra deputati e senatori alle votazioni elettroniche del Governo.
Davanti al dato di fatto il deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Angelo Bonelli, ha scritto una lettera aperta ai presidenti di Camera e Senato, Fontana e La Russa, per chiedere di imporre un limite massimo di assenze. Il dato deriva dal fatto che proprio Alleanza Verdi-Sinistra è il partito con più percentuali di presenza al Governo, pari al 79,91%, davanti al Pd (75,05%) e a Fratelli d’Italia (73,22%).
Nell’occhio del ciclone sono finiti i nomi di Antonio Angelucci e Marta Fascina, che secondo il co-portavoce di Europa Verde rappresentano “casi emblematici che illustrano la gravità del fenomeno”. Angelucci ha infatti registrato durante la XIX legislatura solamente lo 0,19% di presenze, mentre Marta Fascina ha accumulato il 93,5% di assenze.
“Chiedo di valutare l’avvio di una riflessione in Parlamento su questo tema, al fine di identificare soluzioni adeguate che garantiscano il rispetto degli impegni assunti dai parlamentari nei confronti dei cittadini che li hanno eletti”, ha concluso Bonelli, gridando allo scandalo.
I Parlamentari risultano più assenteisti dei senatori che a livello organico vedono ligi al dovere i rappresentanti del Movimento 5 stelle con l’86,78% di presenze. L’eccezione è rappresentata da Renzo Piano che non ha partecipato a nessuna votazione, e Liliana Segre con presenza limitata allo 0,1% (appena 3 presenze), Carlo Rubbia (2 votazioni su 4609) e Mario Monti (0,6% di presenze, 4,1%), assenti perchè impegnati in missioni (compito istituzionale in commissione permanente o bicamerale). Se dunque si vuole analizzare la partecipazione ai lavori in parlamento ha importanza valutare la ambigua trasparenza che può circondare la dicitura “in missione”.
I fattori che sembrerebbero pesare sulla mancata presenza nelle Aule per il voto, sono dunque circoscrivibili all’alta incidenza di membri con incarichi istituzionali ed è su questo fronte che il monitoraggio dovrebbe fare luce.


