Matteo Salvini al lavoro per un futuro condono delle case italiane. La misura che il governo riserverà all’80% delle abitazioni, sarà messa a punto con un pacchetto di intervento volto a regolarizzare difformità irregolarità strutturali.
Otto abitazioni su dieci presentano infatti piccole anomalie formali su cui intervenire. Si tratta di sanarle con le norme sulle singole unità immobiliari a cui i proprietari hanno apportato lievi modifiche, anche a più riprese nel tempo, incappando semmai in vizio di difformità formale delle norme interpretative vigenti.
L’idea è quella di tutelare i piccoli proprietari immobiliari regolarizzando la loro posizione. Ne beneficeranno anche gli uffici tecnici comunali, a cui nel tempo sono pervenute numerose richieste di sanatorie. Il ministro delle Infrastrutture ha definito la misura “pace edilizia”, ed intende portarla a termine prima delle elezioni europee. “Altro che obblighi green e patrimoniali nascoste: la casa è un patrimonio economico, sociale e culturale degli italiani, da difendere a tutti i costi”, ribadisce il ministro. Sull’argomento tace però la premier Meloni, che glissa lasciando intendere di non concepirlo come priorità.