Tanti auguri Roma, la Capitale d’Italia festeggia il suo 2777° compleanno

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Roma Antica, Roma città eterna, Roma Caput Mundi. La città d’Italia festeggia oggi 2777 anni dalla fondazione. Il 21 aprile del 753 A.C. Romolo ne pose la prima pietra.

Le radici storiche del Natale di Roma furono rivelate da Marco Terenzio Varrone, con il supporto di Lucio Taruzio Firmano. I due letterati infatti stabilirono la data della nascita del mondo antico fondante la storicità di Roma.

Nonostante esistano altre date alternative per l’istituzione del compleanno della città eterna, l’epoca imperiale si attesta comunque Ab Urbe condita, ovvero dalla fondazione della Città. Da piccoli villaggi latini prospicienti al fiume Tevere, la posizione strategica della capitale d’Italia contribuì nel tempo alla sua espansione di superpotenza del mondo antico. Le origini mitiche danno alla città discendenze divine, tramandando il mito di Romolo e Remo.

Tutto prendeva le mosse da Enea, come racconta Virgilio nell’Eneide, che sbarcò nel Lazio per creare una nuova colonia. Il figlio del mortale Ascanio e della dea Afrodite fondò Alba Longa che prosperò per molto tempo. Amulio e Numitore, in quanto fratelli, si contesero lo scettro della città, ma Amulio usurpò il trono e costrinse la figlia Rea Silvia a diventare sacerdotessa illibata. Il dio Marte si innamorò della vestale e dalla loro unione nacquero i gemelli Romolo e Remo. Rea Silvia fu uccisa per volere di Amulio che intese liberarsi anche dei due neonati. I servitori scelsero però di salvarli e li deposero in una cesta sulle sponde del Tevere. Una lupa la scorse e allattò i neonati che sopravvissuti, furono cresciuti dal pastore Fausto insieme alla moglie Acca Larenzia.
Da giovani, Romolo e Remo apresero delle proprie origini e uccisero lo zio usurpatore. Ottennero dal nonno Numitore, a cui restituirono il trono, il permesso di creare una nuova città. Romolo optò per la fondazione sul colle Palatino mentre remo per l’Aventino. Pur avendo scomodato il volo degli uccelli per capire a chi dei due il presagio divino potesse dare il novero di fondare la nuova città, Romolo scelse di uccidere il fratello Remo per dare poi vita a Roma antica. Da quel momento in poi la città si è evoluta attraverso un processo di sinecismo che l’ha portata ad essere gloriosa ed eterna nei secoli.

Pina Stendardo
Pina Stendardo
Giornalista attenta ai fermenti quotidiani, raccontati con umanità. Convinta che scrivere sia un atto d’amore e responsabilità, ama divulgare il bello dell’Arte e del sociale, proponendo una narrazione alternativa sullo spaccato culturale.

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