È stato inaugurato ieri a Venezia il ticket di accesso per visitare la città della laguna che ha fatto registrare 113.000 persone, di cui 15.700 paganti. Il ticket è obbligatorio per i turisti giornalieri che non risiedono in Veneto e non pernottano in hotel, B&B o affittacamere in città, per cui si paga già la tassa di soggiorno. Le deroghe che sono previste anche per coniugi, conviventi, parenti di residenti in Veneto fino al terzo grado.
Il ticket da pagare attraverso una piattaforma online con QR code da esibire per i controlli, è diventato obbligatorio. Chi non sarà in regola con il biglietto dovrà pagare dai 50 ai 300 € di multa, mentre sarà prevista una denuncia penale per chi dichiarerà il falso per ottenere l’esenzione.
Il debutto è avvenuto alla festa della Liberazione che ha visto il contributo di accesso di cinque euro da parte dei visitatori. Centinaia i controllori disseminati nei vari ingressi della città per verificare diritto ad esenzione o voucher. Non sono mancate le proteste da parte di un comitato cittadino che ha esibito in bella mostra lo slogan ‘Venezia città aperta’, contestando la misura del pagamento. Il fastidio creato viene spiegato come una misura impellente, dalla voce diretta dell’assessore al turismo Simone Venturini.
Esistono dunque delle date specifiche in cui il ticket sarà necessario: dal 25 al 30 aprile; dal primo al 5 maggio; 11, 12, 18, 19, 25 e 26 maggio; 8, 9, 15, 16 22 23 29 e 30 giugno; 6, 7, 13 e 14 luglio.
La scelta del biglietto di ingresso si è resa necessaria, a detta degli amministratori, in assenza di finanziamenti della Legge speciale per Venezia.