Approvato il decreto legge coesione: 1,2 miliardi di euro per la bonifica di Bagnoli

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Un nuovo importante passo per la bonifica di Bagnoli arriva dall’approvazione, da parte del consiglio dei ministri, del decreto legge con l’obiettivo, come spiega il governo, di “restituire ai cittadini un territorio per troppo tempo abbandonato al degrado alle porte di Napoli e valorizzarne la posizione strategica, anche in una prospettiva di rilancio industriale dell’intero Mezzogiorno, a riprova del fatto che il governo può agire concretamente”.

Nel decreto legge che prevede la riqualificazione anche in ottica industriale per tutto il sud Italia, 1.2 miliardi di euro sono destinati alla bonifica e riqualificazione di Bagnoli. Ad annunciarlo è il ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, che ha illustrato in conferenza stampa i dettagli delle misure volte ad accelerare la realizzazione di interventi di risanamento ambientale e rigenerazione urbana nel comprensorio di Bagnoli-Coroglio contenute nel decreto legge Coesione. 

Per il sottosegretario di stato al ministero dei Trasporti, Tullio Ferrante, lo stanziamento dei fondi rende più concreto l’obiettivo di terminare i lavori entro il 2030 e di poter fare dell’ex acciaieria Italsider un simbolo di rinascita per tutto il territorio.

Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, nonché commissario straordinario per la bonifica di Bagnoli, si mostra entusiasta di questo passo importante: “Con questo finanziamento si coprono tutte le opere che sono previste a Bagnoli: il completamento della bonifica a terra, la bonifica a mare e la realizzazione delle infrastrutture. Ora che c’è la copertura finanziaria, partiranno le gare a cominciare da quelle per realizzare le infrastrutture idrauliche e stradali e anche per il parco urbano, il cui progetto esecutivo si sta definendo in queste settimane: “La città di Napoli, una volta terminati gli interventi, sarà proprietaria del parco pubblico, del lungomare, delle infrastrutture stradali e dei sottoservizi, mentre per quanto riguarda i terreni ci sono investimenti privati e Invitalia opererà sul mercato per trovare investitori nazionali e internazionali per realizzare le opere private”, conclude il primo cittadino partenopeo

Chiara Imbimbo
Chiara Imbimbo
Laureata in Filologia Moderna alle Federico II di Napoli con una tesi in critica letteraria. Iscritta all’albo dei giornalisti come pubblicista coltiva la passione per il cinema, la lettura e la scrittura.

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