È stato lo strumento con cui l’organizzazione della Sanità pubblica non solo nazionale, ma mondiale pensava potesse essere risolto il problema della pandemia. Il vaccino anti-Covid 19 è poi entrato in eccedenza rispetto alla sua disponibilità. Fin qui apparentemente tutto sembrava regolare se non fosse che AstraZeneca ha dichiarato di aver avviato il ritiro mondiale del suo vaccino. L’azienda farmaceutica ritirerà anche le autorizzazioni all’immissione in commercio del Vaxzevria in Europa. In alcuni documenti giudiziari presentati durante un procedimento legale a Londra, l’azienda ha ammesso che il suo vaccino poteva avere come effetti collaterali trombosi. Oggettivamente dopo i vaccini molti sono stati i casi di decessi che potrebbero essere stati creati da una trombosi secondaria, risultando sospetti. Ciò potrebbe portare a risarcimenti multimilionari da chiedere in tutto il mondo.
In Italia sono stati somministrati ben 52.812 vaccini antiCovid al giorno, con un totale di copertura della campagna vaccinale del 10,27% nell’arco temporale 2023 – 2024. Dal 26 settembre 2023 sono state invece effettuate 2.211.682 dosi. Gli italiani adesso si chiedono se ci sia una effettiva pericolosità di effetto collaterale.
Eppure e-mail segrete hanno svelato che Aifa, l’agenzia internazionale del farmaco era a conoscenza della pericolosità del farmaco. Aveva infatti ricevuto numerose segnalazioni sugli effetti avversi da vaccino, ma ha deciso di non divulgarlo anche per appoggiare la politica che allora premeva sulla campagna vaccinale. I primi decessi da post vaccino sarebbero stati registrati a gennaio 2021 in Norvegia, tanto che un funzionario propose di stilare una serie di osservazioni per far tranquillizzare gli anziani vaccinati.
L’efficacia dei vaccini non era stata dunque testata e solo in Emilia-Romagna si erano registrate segnalazioni di 1000 casi su 100.000 dosi. Le segnalazioni dovevano però restare internamente, ragion per cui alla luce di questo ritiro Aifa dovrebbe oggi rendere conto delle omissioni relative alla nascente commissione di inchiesta sul COVID. In molti hanno parlato di una scienza prostituita al servizio della politica, intendendo adesso riportare la verità sui fatti. Tra essi figura l’opinione del giornalista Mario Giordano che nel suo programma ‘Fuori dal coro’, con un servizio-inchiesta mostrato ad hoc, ha chiaramente espresso la propria opinione al riguardo.
Ritardi, inadempienze nella gestione della pandemia finiscono ora sotto la lente d’ingrandimento non solo dell’Italia, ma del mondo intero che chiede spiegazioni di questo ritiro vaccinale.
Intanto il Codacons ha annunciato la vittoria di una causa intentata da una trentasettenne di Genova, colpita da gravi patologie dopo il vaccino AstraZeneca. La donna riceverà 1700 € ogni due mesi. Questo procedimento è un risultato importante perché dimostra che esiste una terza persona in Italia a ricevere un indennizzo da vaccino post COVID. La strada aperta alla scoperta della realtà dei fatti sull’insistenza delle campagne vaccinali, si prospetta percorribile su più fronti investigativi, con l’intento di scoprire responsabilità politiche e di multinazionali sulla salute pubblica dopo la pandemia.