Troppi nulla osta al lavoro per migranti nelle regioni italiane, soprattutto in Campania, rispetto al numero effettivo di datori di lavoro. Il monitoraggio del governo centrale si è concentrato sul dato sproporzionato che riguarda gli extracomunitari e Giorgia Meloni tira le somme sull’argomento: “I dati che sono emersi sui flussi d’ingresso regolari di migranti in Italia per motivi di lavoro, sono inquietanti”.
Solo una percentuale minima degli stranieri con visto per lavoro ha effettivamente sottoscritto un contratto. La premier fotografa la situazione su X, raccontando in un video ciò che avviene in Campania, dove su 157mila persone con nulla osta lavorativo contemplato dal decreto flussi, meno del 3% è effettivamente impiegato in occupazione stagionale.
L’idea è che esista una gestione flussi fraudolenta, che usa il decreto come fonte di immigrazione irregolare da parte della criminalità organizzata che si è infiltrata nella gestione delle domande.
A rafforzare l’ipotesi, secondo Meloni, è la provenienza degli stranieri da un unico Stato, il Bangladesh, con richiesta lavoro secondo il decreto flussi. Le stesse autorità del Bangladesh lamentano infatti la compravendita di lavoro.
Meloni ha infatti presentato un esposto sui flussi di ingresso al procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Giovanni Melillo, affinchè si faccia chiarezza sul fenomeno.




