Frattamaggiore(NA). La politica affronta l’ultimo anno di consiliatura preparandosi al voto. I tempi sembrano lontani ma non è così. E gli addetti ai lavori lo sanno bene. La prima scadenza è fissata per ottobre 2025: si terranno le Regionali. Una tappa che interessa da vicino la classe dirigente di Frattamaggiore perché se il sindaco Marco Antonio Del Prete dovrà scendere in lista per la corsa al Palazzo Santa Lucia significa che ad agosto dovrà dimettersi per non incappare in una situazione di incandidabilità. E se si dimette, tra meno di un anno il consiglio comunale andrà a casa e sarà un commissario prefettizio a gestire il Comune fino al voto amministrativo di giugno 2026.
Marco Del Prete avrebbe un’altra strada davanti per candidarsi ed evitare lo scioglimento del civico consesso: mettere in scena una incompatibilità creata a tavolino col ruolo di sindaco magari attraverso una multa non pagata e lasciare nelle mani del vicesindaco le sorti del Municipio fino alle nuove elezioni. Un modo per aggirare la legge utilizzato da altri ex sindaci per candidarsi alla Regione ma Del Prete è fatto di una pasta diversa e non ama questi atteggiamenti border-line che, come storia racconta, disgustano anche le comunità di riferimento. E poi nel caso scegliesse la strada di lasciare il Comune nelle mani del vicesindaco, si aprirebbe la guerra di successione su chi dovrebbe occupare quella carica, ereditando sin da subito lo scettro del primo cittadino e proiettarsi alle Comunali. Si aprirebbe uno scontro senza quartiere. E allora il dato è chiaro: se Del Prete si dovesse candidare alla Regione, tra 11 mesi si va tutti a casa.
Non manca, però, chi è convinto che Del Prete alla fine faccia un passo indietro per arrivare da sindaco in carica a fine mandato e determinare il futuro primo cittadino. Nella testa di Del Prete, da quanto si evince, ci sarebbero diverse idee e molto dipenderà da come si metteranno le cose. La prima idea è quella di lanciare il suo fedelissimo alla guida del centrosinistra, il giovane Andrea Saviano (in foto). Staffista al Comune, fresco di assunzione al Comune di Casoria dopo aver vinto un concorso per dipendente comunale, segretario del Pd di Frattamaggiore scelto all’unanimità dalle componenti di Del Prete e di Russo. In verità qualche nemico Saviano ce l’ha, anche in casa Pd, come il consigliere Tommaso Capasso. Ma ad oggi, non si registrano azioni politiche di peso oppure un ragionamento di qualità in grado di delegittimare Saviano. Solito copione in salsa frattese: tanto baccano e nulla di concreto in sede ufficiale proprio per evitare che il sindaco possa decidere di mettere alla porta i disturbatori. E chi teme di perdere la poltrona, difficilmente avrà mai la forza per ottenere in chiave politica un risultato significativo. I rancori, i personalismi, le cattiverie, i colpi bassi, alimentano il chiacchiericcio ma politicamente portano a zero su zero.
Ad oggi, quindi, il candidato a sindaco più accreditato dell’area Del Prete resta Saviano che si contende la guida del “rinnovamento” con Nello Rossi, altra novità emersa in questa consiliatura. Ma alla fine sarà proprio Del Prete a convincere Rossi della bontà della proposta di Saviano candidato a sindaco, forte anche di un rapporto personale che la fascia tricolore ha saputo instaurare in questi anni con l’area Fiola-Manfredi rappresentata proprio dal giovane Rossi.
Un altro dato certo riguarda la posizione di Francesco Russo. Molti consiglieri dentro e fuori il Pd lo vorrebbero candidato a sindaco, avendo anche il geriatra un valore aggiunto elettorale forse unico in città. Russo ci penserà anche perché ha già fatto il sindaco per dieci anni e dovrà decidere se rimettersi al servizio del suo paese oppure aspirare a qualcosa di più importante. Altra precisazione: nessuno provi a delegittimare la figura di Russo attribuendogli il ticket con Luigi Grimaldi. L’ex sindaco e leader del Pd, ove mai dovesse tornare in campo, di sicuro nella sua coalizione non ci sarebbe spazio per Grimaldi, puntando a migliorare quanto di buono fatto nei dieci anni del suo mandato. Russo ha la capacità, le competenze ed un’immagine che non si offusca certo attribuendogli ticket non veritieri. La città lo conosce. Figura pulita, affidabile e competente. Usato sicuro e garantito.
Tramontata l’ipotesi, ove mai fosse stata in piedi, della candidatura a sindaco di Pasquale Del Prete. Ha aggregato solo il consigliere Franco Del Prete su un percorso che se dovesse andare in porto servirà solo per strappare un posto in consiglio comunale da candidato a sindaco di una mini coalizione. Non ci sono speranze per la formazione di una coalizione competitiva dopo che Parolisi e Vitale (passati nel Pd) hanno mollato la presa avendo capito che lì non c’era assolutamente futuro almeno per competere.
Queste le principali strategie ad oggi in vista del voto e durante l’inverno alle porte capiremo se ci sarà qualcosa o qualcuno in grado di rompere gli schemi. Ad esempio bisognerà capire il centrodestra come e se si riorganizzerà, avendo in prima fila l’imprenditore Adamo Guarino di Fratelli d’Italia e il probabile sostegno proprio di Luigi Grimaldi. Potrebbe nascere una mini coalizione di bandiera ma sicuramente non competitiva per la vittoria.
Vedremo cosa accadrà. Di sicuro ve lo racconteremo passo dopo passo.
